Scritto da: Marzia Ornofoli
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...occhialini rotondi. La donna alzò gli occhi dalle carte che stava leggendo, lo guardò al disopra degli occhialini, con la sua solita espressione un po' burbera, lo fissò per un attimo poi esclamò abbracciandolo;
"Janpier, Janpier Scion Jack, che bello rivederti!".
Il giovane ricambiò l'abraccio, ma era un po' stupito, la donna non era tipo di smanceria, infatti, quando lui era studente ed entrava nell'ufficio dl professore e la salutava, lei faceva fatica a salutarlo, mentre la signorina Righi lo tempestava di domande, l professore uscì e lo trascino nel suo ufficio. L'incontro con il professore per Janpier fu fruttuoso, scopri l'indirizzo esatto della famiglia De Fabrizi, scopri che il capo famiglia era un archeologo famoso, e che in quel momento si trovava in Sud America, nei paraggi della città di Cusco, la moglie era un importante restauratrice, i due coniugi inoltre avevano due figli, un maschio Alessio e una figlia Ivonne, la quale era l'assistente del professor Rosati, ma in quei giorni non era presente perché era in ferie. Janpier appena avuto l'indirizzo si sarebbe precipitato a conoscere la famiglia, ma il professore insistete per andare a pranzo insieme, e volle sapere il perché era così interessato alla famiglia della sua assistente, quando il giovane gli racconto la sua storia gli suggerì di riflettere su cosa dire alla famiglia, e si offrì di andare con lui e presentarlo alla famiglia, il giovane ci pensò su e riflettendo si rese conto che il professor Righi non aveva tutti i torti, così si mise d'accordo con il professore per andare dalla famiglia De Fabrizi il giorno dopo.

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