Agenzia Interinale

...non posso pagare il mutuo". Lo guardo, ripeto il solito ritornello e gli allungo un modulo. "Lo compili e lo riconsegni con tutti i documenti". Un sorriso e avanti un altro. L'uomo sta per dirmi qualcosa... ma io ho solo cinque minuti e sono terminati. "Non so scrivere". Ecco lo ha detto! Non sa scrivere! Io un po' scocciata a denti stretti gli dico: "si faccia aiutare da qualcuno!" Le mie colleghe ridacchiano. L'uomo si guarda intorno, nota i nostri sguardi beffardi e finge di ignorare i nostri commenti. Non sa a chi chiedere. A testa china esce senza compilare nulla. "Non so scrivere" la frase mi ha colpito. Com'è possibile mi chiedo. Magari avrei potuto aiutarlo! Bastava un minuto e non l'avrei fatto mortificare, ma non l'ho fatto. Non è più entrato dalla porta. Non mi ha portato nulla. I mesi sono trascorsi e anche gli anni. Un giorno, camminando per la mia via, casualmente ho rivisto quell'uomo. Fausto Giobbe! Ricordo ancora il nome. Ha solito cappotto grigio e il viso non più corrucciato. Lo seguo per un po'. Entra in un portone ed io non ho il coraggio di fermarlo. Un donnone di fronte a me mi guarda e sbotta: "sempre agli altri capitano le fortune! Vedi a sapere le leggi! Questo è andato al Comune e gli hanno dato la casa, il sussidio! Solo io devo faticare!". Sorrido, un'altra persona migliore di me si è preso cura di lui.

Francesca Genna

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