Oro alla patria
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...mosca e si solleva a detergere il sudore che, traboccante per il movimento e il calore del vicino forno a fascine, scorre abbondante sulla fronte, o si abbassa per quietare un improvviso prurito della zona scrotale per poi ritornare alla precedente funzione. Questurini si precipitano ad imporre ai gelatai di far sparire quegli indecenti carretti e a far sloggiare la povera umanità dalle fontanine dove un operaio dell'acquedotto si affretta a serrare il bullone. Nel corteo vi è un delegato del Partito giunto per l'occasione da Roma: non si deve permettere che riferisca quelle miserie, il solo pensiero che possano giungere all'orecchio del Duce, che turbino la sua grande mente dedita a ben altri traguardi, atterrisce le autorità locali!
Dispute si accendono qua e là presto sedate dai rappresentanti di quello stato forte, autorevole, che non ammette contraddittorio.
Ed ecco la grande e assolata piazza dominata dalla villa dei Ratti, che appare quasi come una reggia fra le basse e scalcinate costruzioni che chiudono il rettangolo in forte pendenza con il selciato consunto e sconnesso, ma in via di sostituzione. Piccoli e malaticci platani fanno una ben magra figura in confronto alla selezionata vegetazione della residenza dello scienziato. Si intravvedono cedri e auraucarie, numerose bellissime acacie dal fogliame elegante e leggero e con fiori gialli dorati, eucalipti, lecci, platani e tamerici, mentre dai muri traboccano le bougainvillee dal vivacissimo colore violetto e si arrampicano dovunque lussureggianti bignonie e gli odorosi gelsomini. La compagnia si scioglie e il professor Ratti, seguito dalla moglie e dai figli, scompare con andatura solenne in quella specie di Eden.
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