Una coltre di nebbia scura
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...vecchio rudere nel bosco. "C'è qualcuno, laggiù, chi sarà?" Mormorò con il cuore in tumulto. Lui conosceva bene il nome della persona che aveva abitato quella casa, ma non osava pronunciarlo. Gli anziani del paese dicevano che bastava solo accennarlo per garantirsi una vita di privazioni e sofferenze.
Quella casa era stata la dimora di Leika, detta la Strega di Vula, e delle sue tre tenebrose sorelle. Molti sapevano che in quel casolare venivano celebrati rituali esoterici e, nelle notti di plenilunio, sacrifici umani.
Quando il terzo venerdì di febbraio del 1917, dentro un pozzo vicino al pollaio e in una botola sotto il granaio, furono rinvenuti i corpi martoriati di ventisette viandanti che avevano avuto la sventura di bussare alla porta di quella dimora maledetta, gli abitanti di Vula distrussero la casa e diedero alle fiamme Leika e le sue tre sorelle.
Nelle buie e gelide notti invernali, quando la luna mostra solo la sua parte oscura e le civette cantano la morte, c'è chi giura d'aver visto quattro fiammelle girare vorticosamente e di aver udito urla agghiaccianti provenire dal vecchio rudere nel bosco. Si racconta pure che alle prime ore della notte del terzo venerdì di febbraio di ... [segue »]
Composto martedì 3 giugno 2014
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