Un amore impossibile, o quasi

...prendere posto. È stata l'unica conferenza della mia vita dove non ho seguito il filo logico del discorso, non certamente per la poca abilità del relatore, ma per la mia continua distrazione a voler cercare di intravedere la sagoma di Juanita. Infatti, il relatore ci fece accomodare negli unici due posti disponibili situati a 10 metri l'un dall'altro con in mezzo tante teste attente che facevano da scudo al mio desiderio. Nonostante la mia formazione tecnica, durante la conferenza realizzai che le distanze erano relative al nostro volere, più si vuole qualcosa di irraggiungibile e più aumenta il coefficiente moltiplicatore, quei 10 metri diventarono come il polo sud ed il polo nord.
...
Finita la conferenza, per una serie di coincidenze, mi rimase impresso soltanto il suo sguardo che cercava fra la folla il suo salvagente. Non ci ritrovammo.
Ne seguì una sera a digiuno ed una notte insonne, ripercorrendo i momenti, riascoltando le conversazioni e sfiorando le emozioni provate. Nessuna spiegazione plausibile per lo stato d'animo in cui mi trovavo se non l'unica irrazionale teoria dettata dalla voglia di ritrovarla, un colpo di fulmine.