Amore
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Era quasi il tramonto: il cielo e il mare sembravano congiungersi nell'arancio dell'orizzonte e noi, entrando in acqua gradatamente, ci avvicinammo sempre più.
Anch'io divenni – dapprima - arancio e - nell'immediatezza – rosso.
Clara era dinanzi a me in tutta la sua bellezza e i suoi occhi chiari riflettevano il sole che si immergeva in acqua come noi. Sentivo il suo respiro sul mio naso e i suoi occhi erano sempre più nei miei. Le mie labbra furono accarezzate dal suo amore, mentre la passione ci incastrò in un abbraccio senza tempo.
Furono parole.
Il ritmo incessante delle sue parole rendeva l'affanno della sua sincera emotività che esortava la mia sensibilità.
Sentivo la necessità di scrivere per rendere l'eternità del momento.
Volevo fermare il tempo.
Poche volte ho scritto "ti voglio bene" perché è in quelle poche volte che ho colto i palpiti autentici.
Sentivo il bene di Clara.
Era l'abbraccio stringente, caldo, accorato, sentito, voluto, cercato... era la complicità intellettuale e la voglia di raccontarsi. Era la voglia di ritrovarsi nelle reciproche parole per sentirsi. Erano i petali bianchi di una rosa. Proprio come il nostro desiderio genuino di ritrovarci - senza conoscerci ma per scoprirci - perché ... [segue »]
dal libro "Quando" di Antonio Belsito
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