5 partite - una sfida a due
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...trovo esposto. Lascio all'avversario un tiro diretto... e lui, miete punti.
Io continuo a chiedermi... perché? Perché quel colpo non è andato come avevo previsto?
E così sono distratto, sbaglio. Non riesco più a trovare la precisione. I birilli, nella loro immobilità, mi sfuggono. Lui si avvicina... mi mette pressione.
Siamo 285 per me e 280 per lui; di fatto, pari. Nel giro di pochi tiri, ho dilapidato il mio consistente vantaggio, la mia sicurezza e, in definitiva, la mia superiorità.
Tocca a me, è il tiro decisivo. Si tratta di un tiro difficile che richiede precisione e coraggio; sono consapevole che se lo sbagliassi lascerei all'avversario, quasi certamente, la vittoria!
Il tiro è a tre sponde, con effetto a stringere. Difficile, maledettamente difficile!
Studio la traiettoria, valuto la potenza... perdiana se è difficile!
Respiro a fondo, devo tirare in apnea per evitare che il mio respiro possa provocare anche una minima deviazione della stecca al momento del tiro.
Mi abbasso, miro sul punto della sponda che, calcolo, mi deve portare, prima alla seconda, e poi al punto esatto della terza sponda che ho individuato, da dove, infine, la mia biglia, rimbalzando dolcemente, dovrà giungere con la corretta angolazione e la precisa forza necessaria,... [segue »]
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