Viaggio nello Yemen
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...quantità di folla ed il primo contatto col suq è un negozio dove vendono dolci a base di miele, all'interno del bancone di vetro sono posizionati i dolci ed è pieno d'api richiamate dal profumo. Giro per il suq e trovo il settore dei tessuti dai vivaci colori: ve ne sono in raso, in seta, in velluto; mi perdo fra mille colori e fra tanti tessuti raffinati ed alcuni dozzinali importati dalla Cina. In una piazzetta noto dei forni dove producono il caratteristico pane yemenita, quello che abbiamo degustato a pranzo; girare per il suq è come perdersi in un dedalo di negozi di coltelli, cinture, tessuti, dolci, spezie, tabacco, antichità, gioielli in argento e oro. Nelle piazzette vi sono degli artigiani che lavorano, chi cuce scarpe, chi prepara le cinture per la Jambiya e lungo le stradine, posizionati all'angolo vi sono i venditori di qat dove la gente acquista il vegetale, ma nessuno lo mastica; anche in questo caso è rispettato il ramadam. Alì "sparisce" per acquistare del qat, ritorna poco dopo con un pacco enorme; penso "chissà che se ne farà?". Ho notato che la gente acquista il qat in piccoli sacchetti di plastica e non una quantità ... [segue »]
Composto domenica 29 luglio 2012
dal libro "Tutti i giorni dimenticati" di Marco Giannetti
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