Il vecchio e la ragazza
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...come nel secondo caso, è la giovinezza che trionfa unita alla bellezza e al desiderio. Ora la ragazza apre un po’ di più gli occhi, poi leggermente anche le labbra facendo uscire fuori ma solo per un attimo ritraendola immediatamente, la punta della sua lingua che, come una susina ancor acerba o una piccola anguilla, sarebbe stata capace, contro ogni moralità, di risvegliare persino gli istinti repressi d’un prete. Le sue labbra violacee, carnose e infantili al tempo stesso, erano talmente seducenti che anche lo specchio pareva diventare vivo come volesse avvicinarsi per unirsi a lei, e quel desiderio sarebbe stato lo stesso di chiunque si fosse trovato lì in quel momento ad osservarla di nascosto.
Forse avrebbe venduto per l’eternità l’anima al diavolo in cambio di una frazione di secondo nella quale poter appoggiare le sue labbra a quelle della ragazza. Del resto, quelle sensazioni che avrebbe provato in quell’istante, paradisiache, sarebbero valse assai di più delle sofferenze eterne dell’inferno. Ed io mi chiedo, a tal proposito, il motivo per il quale molti giovani siano tristi e insoddisfatti. Non riesco proprio a comprendere perché cerchino piaceri artificiali nella droga, nell’alcool, nel ritmo assordante d’una discoteca o nel rombo d’un ... [segue »]
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