Il vecchio e la ragazza
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...punto in comune, non ci piace l’ordine”. Mosè sorrise e anche Fia sorrise con lui. “Che bei gattini, sono tuoi, me ne regali uno?” La ragazza aveva veduto i gattini del vecchio e ne era rimasta affascinata, per un attimo si dimenticò di essere venuta per la casa. “Sì, sono miei, mi fanno compagnia, mi fanno sentire meno solo. Se vuoi puoi portartene uno”, le disse con generosità Mosè. “Ti ringrazio davvero ma non posso tenerlo in casa, ai miei non piacciono gli animali”. Fia dopo averne accarezzati alcuni inginocchiata, seguì Mosè che nel frattempo apriva la porta del prefabbricato. “Che disordine”, fu il primo spontaneo commento di Fia e detto da lei che era figlia del disordine, lo doveva essere sul serio.
“È più disordinata della mia e io che pensavo che la mia fosse il massimo, la tua è peggio. Ma è carina lo stesso”. Quest’ultimo giudizio risollevò Mosè e forse Fia lo disse apposta accortasi di avere un po’ esagerato nel suo giudizio negativo. Poi il vecchio nel tentativo di essere gentile le chiese: “Vuoi da bere? Della birra?” Aveva solo quella e al no grazie della ragazza non insistette.
La cosa più comica e tragica nello ... [segue »]
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