Il vecchio e la ragazza
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...indirizzò verso il motorino, lei lo guardò e disse: “Troppo bellino ma è davvero tuo?”. Con quella domanda e in quell’espressione Fia rivelò tutta la spontaneità e l’ingenuità dei suoi 15 anni. Ma Mosè sembrò ancora più piccolo di lei quando con orgoglio le rispose: “Certo che è mio”. Fia era entusiasta. Poi gli disse: “Ma non ho il casco!”. Ma lui la tranquillizzò: “Non fa niente figurati, vigili non ce ne sono in giro e poi non dobbiamo andare lontano”. Così l’adulto che dovrebbe dare l’esempio, incita l’adolescente che vorrebbe farlo, a non rispettare le regole. Mosè era in quell’attimo il vecchio che giocava, che si sentiva, s’illudeva di tornare ragazzo. Aprì il cassettino del motorino, prese il casco e se lo mise in testa con cura e agli occhi della ragazza che si stava divertendo un sacco, sembrò più ridicolo e comico che mai, come il clown d’un circo. Lo trovava veramente buffo ma non rise per delicatezza. Lui montò davanti e lei, senza casco, salì dietro cingendo la schiena di Mosè con le sue delicatissime manine.
Fortunatamente il motorino che spesso non partiva, quasi non volesse dare un dispiacere al padrone capendo l’importanza, si rivelò suo complice ... [segue »]
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