Scritto da: Bruno Siciliano

Il Castello


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...la zingara Samira preparava con sapienza anche per la principessa. Una serva si occupava personalmente della giovane Sarina, aveva nome Alina, era una giovane proveniente dai Balcani considerata barbara e selvaggia, ma che Sarina aveva in simpatia per la sua dolcezza e la sua bellezza e, da quando era al castello, la serva, per merito di Sarina, aveva imparato a leggere e a scrivere e a fare anche di calcolo. La nobile Altamira aveva preso in grande favore le due ragazze e difficilmente riusciva a privarsi della loro compagnia. Sarina sapeva suonare il liuto e spesso intratteneva, nelle lunghe sere d'inverno, tutta la nobile compagnia con le sue canzoni, le sue musiche e le sue storie, poi veniva anche il tempo dei giochi e la primavera nel castello era allietata dalle garrule risa delle giovani che si rincorrevano per le stanze e il grande parco che la fortezza accoglieva.
Un sentimento nuovo aveva però pervaso le due giovani che, piuttosto che l'amicizia, piano piano, avevano capito che era l'amore a unire le loro anime. I pensieri dell'una erano diventati, col tempo, i desideri dell'altra.
La nobile Altamira s'era accorta di quel sentimento nuovo che univa le due ma, con la ... [segue »]

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    Scritto da: Bruno Siciliano
    Riferimento:
    Dalla raccolta "i racconti delle Buona notte".

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