Scritto da: Bruno Siciliano

Il Castello


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...sapeva preparare; ma nell'antico castello venne una sera di primavera in cui, quando le rondini smisero d'intrecciare voli nell'azzurro cielo di Calabria e i neri uccelli della notte cominciarono a solcare gli spazi sulle antiche torri, Alina accolse Sarina nel letto della sua piccola stanza che lei sapeva trasformare tra i baci e le carezze nell'alcova più fastosa che potesse esistere. Le due ragazze si abbracciarono e, ben presto, gli spasimi amorosi arrivarono con i baci più profondi e i gridolini di gioia che le due amanti non sapevano trattenere assieme alle parole innamorate e alle carezze più sapienti. La stanza di Alina era accanto alle stanze delle altre donne incaricate alla servitù dell'antico castello, un corridoio separava le stanze e, da quel corridoio, passò quella notte anche l'Abate Pacifico, incaricato della salute della anime di tutti i castellani, che udì la gioia e le parole delle due amanti, spalancò la porta e vide le due avvinghiate nei loro giochi amorosi e le loro nudità e i loro sessi grondanti d'amore. Il santo abate s'infuriò e chiamò a raccolta i servi e gli armigeri, che separarono le due innamorate coprendole alla meglio per trascinarle nelle segrete in cui, prima che ... [segue »]

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    Scritto da: Bruno Siciliano
    Riferimento:
    Dalla raccolta "i racconti delle Buona notte".

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