Enzino e i tre ghiaccioli
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...uno strano sentimento: il desiderio di prolungare ancora un po' la mattutina sgroppata.
Il traffico era blando. Qualche rara auto privata. Qualche camion, Poi lunghi minuti in compagnia del rumore delle ruote della bicicletta e del vento tra le foglie dei platani. Qualche trattore sferragliava e sbuffava nei campi.
Ecco Legnago, la meta prevista. San Pietro era stato attraversato in un baleno, senza neppure un rallentamento. Un salto in centro, anzi fino al ponte dell'Adige e poi il ritorno a Cerea.
Beh, però... quel cartello che segna "Montagnana 15", sembra messo lì apposta per tentare Enzino. Massì, vada per Montagnana. In fondo non ha nemmeno tanto appetito e poi la mamma è così comprensiva!
Le gambe girano sempre più facilmente. Enzino sente crescere dentro una strana euforia. L'asfalto scorre veloce sotto le ruote. I pedali girano quasi da soli. La bella giornata è ancora abbastanza fresca. Un senso di libertà e di potenza pervade il cervello di Enzino. Ecco Montagnana con le sue mura e le torri merlate di porta Legnago. Anch'essa è passata e in successione passano poi Este, Monselice, Battaglia, Padova, la splendida riviera del Brenta e le sue ville. Enzino, tappa dopo tappa, paese dopo paese arriva a ... [segue »]
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