La rana ingrata
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...accolta in molti salotti in vista, dove grandi onori le furono riservati.
Ma una rana anche se ben vestita, nel cuore restava sempre tale, e mentre il Re dormiva sereno, la stessa intesseva complotti contro la mano di chi l'aveva tolta dall'impiccio. Silenziosamente diffondeva malanimo nei confronti del generoso Re.
E venne il giorno in cui il Re doveva presenziare ad una grande manifestazione, dove molti nobili furono accolti dal sovrano per portare parola, e il castello del Re si accese di grande luce.
La rana come sempre gli era al fianco, e il Re notò nei volti di alcuni, ingratitudine, e presagendo un complotto contro la sua benefica iniziativa, aprì finalmente gli occhi.
Si voltò a guardare la rana, che sino ad allora aveva voluto innalzare come una principessa, e con tristezza comprese d'aver fatto un grande errore. Una rana anche se con manie di grandezza sempre una rana resta. La nobiltà d'animo è una conquista, e se questa rana era rimasta tale, significava che di conquiste non ne aveva fatte. Aveva saputo solo implorare la sua risalita dal putrido stagno, ma non aveva mai faticato in tal senso. È graduale il divenire, da stagno putrido a limpido specchio ... [segue »]
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