La rana ingrata
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...d'acqua, e da limpido specchio alla luce del cuore.
Il re prese la rana ingrata, ordinò alla servitù di toglierle quel che non le apparteneva, compresa la meravigliosa parrucca di fili di seta e l'abito di preziose stoffe, e lui personalmente l'andò a riportare laddove l'aveva trovata.
Cosa fai, mi abbandoni alla mia triste sorte?
Disse la rana.
E il re.
Per te mia cara da oggi son chiuse tutte le porte.
Ed aggiunse:
L'invidia, è la cieca musa di una mente confusa.
Non è vero, è una falsità!
Urlò la rana, e mentre ancora sbraitava, il Re la lanciò nelle putride acque.
Ricorda piccola rana, il giusto ha la misura del cuore, ma per te che cuore ancora non hai, quel che è giusto ti apparirà ingiustizia.
La rana con grandi sforzi cercava di nuotare attraverso la densa melma, continuando ad inveire contro il re.
Tu un giorno dicesti: "Mai dell'altrui parola te ne farai corona, corona è, solo quel che fiorisce da te". Mentre tu stesso mio re ti fregiasti delle parole altrui, nella manifestazione che grande luce diede al tuo castello.
Piccola rana la tua comprensione è piccola come il tuo essere, ma qualcosa di giusto hai detto: "Mio re".... [segue »]
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