La poesia dei nomi
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...le altre cinquantacinque consonanti e vocali, espressione di modesto talento pedestre per la semplificazione.
- La piccolezza gioca di questi scherzi, ti attribuisci un nome importante e ti pare di essere al centro del mondo, dicevano gli acculturati, cresciuti in sapienza e virtù alle pubbliche università.
- Questi occidentali ti prendono per il culo, cento parole per dirne una di cinque lettere, c'è da sperare di non aver mai bisogno di chiedergli dov'è un cesso..., berciavano gli inurbani che stavano dall'altra parte della foresta di Hereford.
Non voleva dire assolutamente nulla Lladd, che poi potesse significare qualcosa per i suoi abitanti era al di là di ogni ragionevole dubbio per i conterranei semplicioni, ma era senza dubbio molto pratico:
- Dove vai?
- A Lladd.
- Quanto dista Lladd?
- Meno di Dwypp.
- Come ci arrivo a Lladd?
- Sempre dritto, sulla strada delle miniere, svolti a destra, non alla foresta di Radnor, dopo, poi attraversi il Ponte del Diavolo, lasci Llandrin sulla sinistra, e se non l'hai già superato sei a Lladd.
- In carrozza, signori, in carrozza! Shrewsbury Welshpool Newtown Pwydd Lladd Llandrin Dwypp Kilgarvan! In caroz-zzzaaa!
- Scusi, può ripetere?
- ?... Shrewsbury Welshpool Newtown Pwydd Lladd Llandrin Dwypp Kilgarvan! In caroz-zzzaaa!
- ... [segue »]
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