Un Nastro Sciolto
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...fondo sapeva che lo dicevano per il suo bene e poi, in tutto quello che affermavano un fondo di verità c'era ma come far capire agli altri che sua madre aveva solo lui, lui e quel tormento, pesante come un macigno, che Vincent non riusciva a sollevarle dall'anima.
Sistemò le canne e si sedette, in attesa.
In lontananza poté scorgere delle macchine con alcune persone intorno, forse altri pescatori, o sub, che si apprestavano a trascorrere sulle rive del lago quella bella giornata d'autunno.
Tutt'intorno il lago prosperava di una rigogliosa vegetazione che sembrava arricchirlo di un vestito di caldi colori che, accarezzati dal sole, si riflettevano sulle tranquille e profonde acque.
-Ciao, che fai? -
Una voce alle sue spalle lo fece trasalire, si volse di scatto... e la vide. Era una bimbetta di circa sette, otto anni, occhi nocciola e capelli castani raccolti a codina di cavallo, indossava un vestito di seta bianca, senza maniche, con su ricamati dei fiorellini azzurri, ai piedi dei sandali bianchi e tra le mani un cappellino di paglia abbellito da un lungo nastro azzurro.
Vincent restò per un istante ammutolito, quella forma di vita minuta e diafana sembrava essere uscita da un quadro ... [segue »]
dal libro "I racconti del lago" di AA. VV.
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