Alessio
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...da turista. Il mare, lui, lo vede tutto l'anno. Conosce primavere, ma anche inverni. Il sapore del sale lo sente addosso e a volte gli pesa. Il suo fratellino gli salta in braccio, non lo vede da ieri pomeriggio. Gli chiede con gli occhi a stella se può aggiustargli la macchinina rossa, si è rotta. Alessio si siede per terra a gambe incrociate e cerca di sistemarla; non riesce, non è capace, non si concentra. Come sempre, come a scuola. È un ragazzo triste, eppure sembra così allegro. La finzione a volte a noi comuni mortali riesce proprio bene. Oh come siamo divini! Oh come siamo perfetti! Pur di non scoprirci siamo disposti a bruciare le nostre pelli. Metafora con poco senso! Bruciando la pelle ci si scopre. Ce ne accorgiamo troppo tardi, però.
Il fratellino è triste, ma speranzoso, alla sua età si può. Il padre sicuramente troverà un metodo per far ritornare intatta la sua macchinina. Ora nell'aria c'è profumo di sugo. Sposta la tenda della cucina e la mamma lo saluta con uno sguardo comprensivo e avvolgente. Ha un vestito a fiori un po' sbiadito, ormai largo sui suoi fianchi ampi e stanchi. È donna, ma non ... [segue »]
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