Delirio
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...li costringe a mentire a se stessi.
Il male fa paura... ma la cosa che veramente deve spaventare, è non accorgersi di farne parte... AMEN.
"L'esistenza è una competizione in salita, dove chi vince, vince la morte e chi perde, perde la vita."
Lo strano gioco non sembra aver guadagno, ma ciò nonostante ogni giorno qualcuno si giova dei tesori di carta accumulati e si siede, da solo, godendo come un depravato delle invidie altrui, che fomentano povere, nell'ottusa proiezione della propria esistenza in una partita a monopoli...
siamo pedoni in competizione con gli altri, sperando nella sorte cubica di un lancio cieco, il risultato favorevole al proprio destino chiuso in un percorso già scritto... ma che, al contrario del gioco, non continua.
Continua, invece, ad arricchirsi la collezione di enigmi ogni qualvolta fissi, con gli occhi dei tanti, la cascata raggiante di informazioni catodiche purtroppo atte a controllare e regolare i pensieri del "comune"...
Che bello appassire sul proprio divano nutrendosi di veleno strumentalizzato all'ipnosi, e poi autoledersi davanti allo specchio, poiché il riflesso non ricama il modello creatosi nel subconscio perso oramai a causa dello sforzo psicofisico accumulato per mutare il nostro ego in un fantoccio creato a tale scopo.
Dio, ma dov'è finito l'essere umano?
c'è che dice che ancora ne esistono qualche esemplare ma il mio campo visivo alla ricerca dei pochi è occultato da elementi passivi di marketing fine, programmati dal collettivo orgasmo mediatico.
E poi che succede?
La mente sobbalza quando guardo lo specchio: vedo un clone riflesso che scrive di tanti altri... e di se stesso.
Composto martedì 7 giugno 2005
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