Quegli occhi...
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Mi svegliai.
In preda al panico ed all'angoscia.
Sentivo il cuore pulsarmi in gola, i battiti accelerati.
Capii subito di aver sognato ancora una volta ciò che al contempo mi fa più paura e mi regala quello stordimento che solo l'amore può causare.
Avevo visto, nel mio sonno, quegli occhi.
I loro colori vivi, del blu dell'oceano dopo una tempesta, avevano ancora una volta scavato profondi solchi nella mia mente, fino a penetrare dove da tempo nulla è più riuscito a far breccia.
Le fredde pareti del mio cuore, una volta ghiacciate e spesse, erano state sciolte come burro tagliato da un coltello incandescente.
Ed ora, riuscivi persino a trovarmi nel sonno profondo. In quel posto dove ognuno è chiunque e dove qualsiasi cosa è tutto. Quell'unico posto dove posso essere quel che vorrei essere.
Per me, per te. Per il mondo intero.
Ed è forse questo quello che mi stupisce. In così poco tempo hai tirato giù tutte le difese che erano state accuratamente studiate per proteggermi dal mondo. Da questo agglomerato di bugie ed ipocrisie che chiamiamo realtà. Dalla sottile linea che divide l'utopia dalla follia.
Ci sei riuscita.
E te ne sono grato, perché siamo più simili ... [segue »]
Composto domenica 31 ottobre 2010
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