Quegli occhi...
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...di quanto credessi.
Delusi ed affranti dalle ingiustizie che ogni giorno vediamo e valutiamo. Sfiduciati dall'essere umano. Senza alcuna fede nel genere umano o nelle convenzioni religiose in cui la gente comune si rifugia.
"Andrai all'inferno!" Mi dicevano da piccolo.
Ma siamo già all'inferno. Tocca solo a noi decidere quale dannazione ricevere. Ed io... Io ho scelto la mia.
Fissare i tuoi occhi, notte dopo notte, senza mai poterti avere.
Osservarti nelle tue movenze sempre perfette e sempre sicure, mentre ti muovi nel mondo con una naturalezza quasi divina.
Soffermarmi sulle tue labbra.
È questa la dannazione che scelgo. Potrò almeno fissarti per l'eternità, amarti da lontano. E morire un giorno sapendo di averti donato il mio cuore. D'altronde, è così simile la sensazione che ci dona l'amore a quella che ci dona la demenza, da non poterne tracciare confine. Ed io, in mezzo a quella sottile linea fra la sanità mentale e la pazzia, sosterò in eterno, in attesa delle tue calde mani.
Salvami.
Composto domenica 31 ottobre 2010
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