Lettera alla direttrice
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Non ho mai preteso di essere un'ottima insegnante, ma una maestra "sufficientemente buona", parafrasando una teoria di Winnicott, psicoanalista. Io ritengo, cara direttrice, che una maestra non debba essere solo colei che educa e disciplina i fanciulli, che dà regole e fa attività strutturate, almeno non solo quello. Non mi piace tenere a sedere per otto ore bambini di 3 anni, o farli pitturare, colorare, "lavorare", se non hanno la voglia di farlo, ottenendo in cambio disattenzione, insofferenza e scarso risultato. Preferisco farli giocare, buttare all'aria, perché anche il disordine può essere creativo. La scuola è un posto fatto apposta per loro dove crescere in autonomia e soprattutto mediante il gioco libero, nel quale imparano meglio che fare attività con scarso interesse, almeno a questa età. Io amo i bambini, voglio che con me stiano bene. Mi piace consolarli se piangono, mettendomi nei loro panni, cercando di comprendere il loro disagio, non zittendoli e mettendoli in un angolo a sfogarsi, "perché tanto il loro pianto è solo un capriccio". Io li accarezzo, li prendo in braccio. Li faccio divertire, anche fare un po' di confusione, perché i piccoli sentono, vivono, imparano con il corpo, sono fisicità e devono, a questa ... [segue »]
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