Luglio
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Tra i denti solo cenere, o terra, poi il nudo odore dell'acqua sui verdi scogli e gli occhi, aperti come mai, raccoglievano granelli di quel nero fuoco del ventre del mondo, fuoco, esplosione, fendente boato che udivo ad ogni suo passo verso di me.
Devastante miscuglio di elementi fusi in un magico intreccio di crudi odori di quella terra dura, inflessibile.
La luce vinceva a stento quell'aria torbida di fumo e calore e i suoi contorni erano più che mai esasperati da quel grigio torpore, mai tanto amato colore.
Non vi è regola che possa resistergli, non vi è gesto usato, abusato che non sia nuovo e sorprendente, non vi è pensiero che non mi scateni il tumulto del cuore, un cuore stremato.
È opposto e contrapposto ogni gesto, in una sequenza illogica e tremendamente vera che mi avvince e mi sospinge a lui.
Che mi immobilizza e mi allontana.
Tutto e niente, forza e debolezza, fuoco e ghiaccio, potenza e fragilità, veemenza e paura, coraggio e disperazione.
Questo è proprio ciò che sono io, nei miei momenti di vita concatenati a stento, frammenti inconciliabili di un vivere di eccessi: tutto o niente. O esageratamente tutto o irreparabilmente niente.
È ... [segue »]
Composto martedì 17 luglio 2001
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