Mio nonno
Capitolo: Madre terra e ninne nanne.Scegli la pagina:
Ti ricordo dietro alla porta di ferro, aperta,
soffuso tra tutte le tonalità chiaro-scure di marrone
tra ferri, forme, suole e pelli,
che battevi con forza i chiodi in un tacco
al ritmo della canzone che bene intonavi.
Eri ricurvo sul tuo banco da lavoro:
alla tua sinistra un vecchio dizionario di italiano,
a destra il cruciverba ed una penna,
nel cassetto, sotto il banco, un quadernetto a quadrettini,
dove scrivevi tutte le emozioni di un animo sensibile,
nascoste nella scorza dura di un uomo
padre di undici figli,
già nonno di numerosi nipoti.
A tavola, dietro il piatto,
sempre un bicchiere di vino mescolato ad aranciata
e tra un boccone e l'altro
la solita interrogazione di tabelline e coniugazioni.
Dopo il riposo, dritto davanti alla cucina,
con aria furtiva mangiavi un cioccolatino
e prendevi il solito pugno di digestivo a granellini bianchi
lamentando la tua cattiva digestione.
Poi, alla sera, mani dietro alla schiena,
passeggiavi lungo il corridoio avanti e indietro
con aria austera,
quasi cercando l'ispirazione prima della partita a bocce,
per portare a casa l'ennesimo trofeo da esporre nel salone.
Poi la malattia che ha consumato il tuo corpo in fretta,
ma non la saggia dignità che hai conservato fino all'ultimo,
regalando parole di conforto a ... [segue »]
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