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Oggi è stata una giornata strana, particolare. Tutto intorno a me ha cominciato a ruotare inesorabilmente. Ruotava, ruotava. Il fiume scorreva e il mondo ruotava, ed io ero lì, ferma e immobile. Lì statica, solamente con me stessa. Ero in piedi ad osservare il vuoto, e il mondo ruotava, la gente camminava, il fiume scorreva. Tutto era in movimento, ma io no. Io ero ferma, immobile, senza pretese o illusioni. Ero lì. E ci sarei rimasta per sempre. Ma per sempre è una lunga lunga parola. Niente ha più senso con il per sempre. Avevo intenzione di aspettare oggi, aspettare qualcosa senza avere la certezza che sarebbe arrivata. Non lo sapevo. Ma rimanevo lì ad aspettare. Una cosa, un evento, una persona. Io aspettavo, ma il mondo no. Il mondo si era già stancato, come se tutto cadesse ai suoi piedi. Io invece non ho mai smesso di aspettare. Ma ero, con il mondo, con l'universo, con la gente. Ero con loro. E mentivo, mentivo di ruotare, scorrere, camminare. Mentivo perché l'attesa era più grande di qualsiasi altra cosa. Mentivo perché volevo essere una di loro e invece ero soltanto una fra tante. Ero solamente io. E poi li guardavo,... [segue »]
Composto mercoledì 21 settembre 2011
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