Sogno o realtà?
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Lunghe distese d'oceano, a perdita d'occhio.
Una zattera, rudemente costruita con poche assi di legno e della corda.
Navigo, senza meta, nell'immenso blu, come solo un pensiero lanciato al vento può fare.
Sfrutto le correnti, dirigo con destrezza ed abilità quella piccola zattera verso mete che ancora non conosco, che ancora non sono conscio esistano.
E mi perdo.
Col pensiero volo altrove, ma non c'è terra su cui possa posarsi.
Solo acqua.
Le onde si infrangono dolci sui legni, mentre il rumore dello sciabordio mi tiene sveglio ancora per un po'.
Perdersi nei sogni, sarebbe una piccola magia e forse la cura al male che sento dentro.
Ma i sogni restano tali e svegliarsi è come assaggiare del fiele dopo aver gustato dello zucchero.
Ma l'oceano decide la mia direzione, nonostante il timone sia saldo fra le mie mani.
Destra, sinistra, e poi l'immobilità.
Nessun vento a portarmi via, nessuna brezza a tenermi compagnia.
E navigo, solitario, mentre all'orizzonte il sole scompare portando con se gli ultimi raggi e l'ultimo calore.
Arriverà la notte, arriverà il freddo.
Una blanda coperta, ricavata dalla vela, mi tiene al caldo, e mentre ringrazio qualcosa in cui non credo mi rendo conto di essere ... [segue »]
Composto sabato 16 giugno 2012
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