Ho preteso di riflettere sui sogni

...che nei suoi occhi da bambina
ha chiuso lacrime d'amore, dietro gli occhiali scuri nasconde
i suoi errori ed a pugni stretti soffoca il dolore in un sorriso,
come se questo bastasse per dimenticare.
Ecco... speranze, illusioni, fragili pensieri e fragorose onde che
fanno tremare il cuore, per ognuno una sensazione da vivere.
In fondo sei sempre su quella panchina, non ti ho chiesto di
seguirmi, ma se l'hai fatto è stato perché hai ascoltato
la voce del tuo cuore.
È tutto un rincorrersi di fantasie, non realizzi desideri,
non chiedi di farlo, ma ti fermi per un secondo e sembra che il
tempo sia seduto accanto a te, in attesa di un tuo gesto
per poter tornare a correre.
Senza fiato, senza parole ti racconto di una vita, di un amore,
dei momenti fuggiti, di quelli a cui ripensi e ci sorridi, di
stupide follie ed irreparabili errori, qualche domanda, ma in fondo nessun vero rimpianto (o forse sì).
È un mondo di sospiri, come un diario che discreto conserva
gelosamente i tuoi sogni, quelli belli da lasciar volare,
non da realizzare, proprio perché son fatti per restare
eterei e leggeri, sospesi a quel filo che separa realtà e fantasia,
in un equilibrio precario che solleva l'animo da ogni peso
lasciandoti senza pensieri.
La mente non è mai sazia e si sa a volte basta una parola,
quella giusta, quella che la tua anima sta cercando,
quella che il cuore però non s'aspetta, ogni catena si scioglie
e tra dubbi e delusioni tu non smetti mai di sognare.