L'uomo è stato creato da Dio nella natura, ostinarsi a volersene dissociare, nasconderla come se non esistesse e barricarsi in un mondo artificiale ci distruggerà prima ancora che possiamo rendercene conto, in una lenta e dolorosa agonia. Malattie, infermità, nascita, morte e dolore, vengono dalla natura e nella nostra natura non possiamo sottrarcene; possiamo sfidarle, in Cristo possiamo vincerle, tutte, come lui ci ha insegnato, anche la morte stessa non diventa che un nulla nel nulla... ma limitarci, nasconderci dietro l'abitudinarietà della materialità di questa vita non le cancella; le cela alla vista, rendendole insopportabili per chi le subisce. Iniziamo a vedere nell'infermità un'opportunità, nel dolore un'occasione, nella vita la gioia e nella morte un nuovo inizio... non lasciatevi bloccare da chi vorrebbe che tutto fosse materialmente legato al denaro e al materiale! Fate ciò che vi piace, fatelo a qualunque costo! Non si abbia paura di sacrificare questa vita grezza per quello che si ritiene giusto fare! Al fine di tutto, quando vi sarete accorti di aver speso un'intera vita per ciò che riterrete giusto, riderete dei vostri detrattori; riderete di chi vi criticava, perché in quell'ultimo sospiro scoprirete che nello spendere la vita per ciò che ritenevate giusto avete guadagnato l'eternità. Eccovi quindi 4 vangeli e 2000 anni di Chiesa sintetizzata: fate ciò che il cuore vi comanda, vi giudicate da soli! Pensate al prossimo, se dovete compiere il vostro destino, nel giusto, non abbiate paura di perdere questa vita, altrove ne troverete una che vale infinitamente di più!
Composto giovedì 14 febbraio 2013
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