Nessuno
Lui era li, accanto a me nella notte chiara. Seduto di fianco a me non mi guarda, non con gli occhi. Eppure io mi sentivo osservata. Forse era il suo pensiero che sfiorava le mie spalle nude. Caldo come lo scirocco, leggero come carta velina. Lasciai che i suoi pensieri prendessero vita quando ci accorgemmo che non siamo solo anime, che siamo carne. E giocavamo, come se l'infanzia fosse un presente, come se fossimo noi due bambini. Ridevo, sorrido di quello di lui che ancora non sapevo, di quello di lui che non avrei saputo mai. E i sorridi diventarono respiri che ci abbracciavano, e poi silenzi pieni di parole. Fino a che furono le sue labbra a sfiorare le mie spalle nude, i pensieri erano altrove. Salirono piano, come note di musica classica sullo spartito. Il collo vibrava, il corpo vibrava. Era con me. E in un secondo confuso, in un secondo che era scritto nel destino, le sue labbra trovano le mie. Ma non era il bacio. Era tutto quello che vi ruota attorno. Non era il momento, sarebbe stato il ricordo del momento stesso. Improvvisamente mi resi colto che quella luna non era come tutte le lune, mi resi conto che avrei potuto non vederla mai. Si bloccò, spostò lo sguardo cercando un qualche dettaglio. Un milione di dettagli per un milione di sguardi.
Composto lunedì 6 maggio 2013
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