Come un nodo

Io che non avevo mai, fino ad allora, fatto i conti con "cosa sarebbe stato perdere anche te". Tu che sei stata mamma di mamma. Lei che è mancata a te come la carne agli animali che vengono scuoiati al macello, ma che hai fatto finta di nulla, e non so con quanta dignità dentro a quel metro e cinquanta di energia viva e forza, per farmi essere più serena e togliermi un po' di angoscia dalle lacrime che, ad un certo punto, scorrevano senza avere più l'intenzione di farlo, quasi per inerzia. Noi che siamo state strette come un nodo, tale era l'abbraccio dentro alla carezza. Voi che non avrei mai immaginato come pubblico per leggere questi ricordi che sono dentro me come ossa e viscere. Loro! Beh, di loro non mi sono mai curata, ché di malelingue ce ne stanno sempre tante ed ovunque... capita anche nelle migliori famiglie! Io che qualcosa penso d'avertela donata, te lo leggevo dentro agli occhi verdi, piccoli, furbi e belli che mostravano sempre gioia ed orgoglio quando ti raccontavo dei miei piccoli traguardi conquistati col sudore o delle mie "prodezze" adolescenziali; ok, sulle "prodezze" non c'era proprio orgoglio, anzi, disappunto, ma che ... [segue »]

Mariella Buscemi

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