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Chissà se il vero problema dell'uomo non solo contemporaneo, è la sua vanità.
In nome di questo si diventa insensibili, si commettono errori, si uccide, si accumulano ricchezze da non spartire con nessuno. Per Vanità si è falsi e apparenti, si perde il senso della realtà e il lume della ragione. La vanità ha creato il pregiudizio, l'olocausto o semplicemente il dramma. Per lei si toglie agli altri e si precipita in un vortice senza fine. Secondo me, è una patologia più grave della pazzia. Dovrebbe essere curata ma non basterebbero gli psichiatri che ci sono in attività.
Tutti più o meno ne soffriamo è come una nevrosi che alla fine non viene considerata patologica perché di rilevanza sociale. Sotto il range di sopportazione non è malattia ma input che sprona.
Chiunque messo in condizione di affermare la propria superiorità rispetto agli altri, per prima cosa spadroneggia per fare vedere che comanda e cerca di accumulare consensi e ricchezze per determinare e stabilizzare il proprio dominio.
Senza vanità non avremmo conosciuto figure come Napoleone o Hitler.
Non avremmo creato la schiavitù. Le streghe e il razzismo.
Non avremmo avuto Rockfeller né le piramidi d'Egitto.
La vanità influenza da sempre la ... [segue »]
Composto martedì 24 settembre 2013
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