Credo che alle generazioni future dovremmo insegnare a guardare. Non come facciamo spesso noi ma a vedere oltre le cose apparenti. Ci sono due modi di vedere ciò che appartiene al nostro vivere: il guardare e soffermarci all'apparenza che spesso si abbina con l'estetica e la superficialità e il guardare con attenzione ciò che ci è davanti. Solo così siamo in grado di concepire la verità delle cose. Il metro che ci fa capire che stiamo facendo bene sono i risultati dell'osservazione. Ho capito questa regola di vita leggendo un libro a otto anni. La scuola mi ha donato un sussidiario che ho trovato speciale. Le figure che accompagnavano il testo mi raccontavano di più con i loro particolari. Senza rendermene conto mi sono trovata catapultata all'interno della grande civiltà romana. Ho visitato le grandi case e ne ho capito la gestione. Ho partecipato ai grandi banchetti. Ho conosciuto il temperamento di Muzio Scevola. Ho partecipato con tensione al ratto delle sabine e al combattimento dei gemelli. Con mio grande stupore ho visto arrivare dall'alto della pagina, nell'angolo sinistro gli elefanti ed ho indietreggiato per lo stupore. Nella mia semplicità ho saputo guardare quel mondo che mi appartiene con lo ... [segue »]

Francesca Genna

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