Certi uomini hanno davvero perso la fede. E non parlo di fede religiosa, di credere in un Dio o in più dei. Parlo proprio della fede in sé stessi, intesa come amor proprio, orgoglio, passione di sé e delle proprie potenzialità. Passione in senso puro, per sé e per chi vuol loro del bene. Mancano di entusiasmo, di buon senso, di spirito, di amore, e soprattutto di pazienza... quante cose potrebbero fare con la pazienza di sé. Se solo capissero l'importanza dell'attesa nel tendere a qualcosa, nella creazione di quel qualcosa e nel suo raggiungimento. Se solo capissero l'importanza del "patire", uscendo dal significato negativo di sofferenza per abbracciare quello del "percorso interiore verso un appagamento del cuore". Un'anima tesa alla esclusiva soddisfazione del "materiale" non è un'anima, ma un contenitore vuoto che mai si riempirà... se non di effimere fumate di ego. Costruite voi stessi lentamente, con amore infinito verso le vostre qualità e con spirito critico sui vostri difetti, perché possano diventare nuovi pregi. Osservate gli altri senza invidia, cercate di prendere da loro ciò che a voi di buono manca e se potete, siate generosi in ciò che a loro serve. Non perdetevi questi momenti, recuperate il profumo della natura, il tempo per i vostri cari, nonostante i momenti di difficoltà. Non perdete tempo a odiare inutilmente. Allontanate le persone che non vi fanno del bene, che vi allontanano dai vostri propositi. Imponetevi di amare, di amare prima di tutto voi stessi.
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