Facciamo conto che io ora cominci a fregarmene di determinate situazioni.
Facciamo conto che io cominci a prendere le distanze da tutto quello che cerca di ferirmi.
Facciamo conto che io metta davanti a tutto la mia persona, cominciando ad ignorare ciò che mi crea malessere.
Facciamo conto che io prenda il mio cuore e vada a nascondermi in un angolino insieme a lui.
Facciamo conto che la mia parte stronza la userò sempre per non farmi colpire alle spalle.
Facciamo conto di non esserci mai conosciuti perché tanto, al di là di una conoscenza puramente superficiale, non c'è mai stato nulla di più.
Facciamo davvero conto che io non abbia mai preso in considerazione, nemmeno per un minuto, di poter credere di provare qualcosa per te.
Facciamo conto, fallo soprattutto tu, te ne prego, che io ora sparisca.
Sparisco, e vado a raccogliere quel che rimane dei miei cocci altrove.
Perché, per fortuna, non ti ho dato il tempo di distruggere niente di quello che fa parte della mia anima.
Niente che non fosse distrutto già.
Ma hai provocato lo stesso danni.
Mi hai regalato l'illusione che con un bacio si potesse aggiustar tutto.
Che un sogno fosse un motivo valido per andare avanti.

Facciamo quindi conto che la mia capacità di sognare io ora la getti nel cesso.
E con essa la speranza di credere di poter ricominciare da capo.
Facciamo conto, certo.
Peccato io non sappia contare utilizzando i sentimenti come base di calcolo.