Quando sono tornata da quella breve fuga, avrei dovuto dirtelo subito.
Senza esitazioni, senza timori.
Avrei dovuto dirtelo che ero tornata per te.
Perché mi mancavi, perché nonostante il poco tempo passato insieme mi era già difficile starti lontano, non pensarti, non cercarti in ogni dove.
Invece, con un'alzata di spalle e la mia solita aria di sufficienza, ho finto noncuranza.
Anzi, non soddisfatta, ho provveduto a sminuire e calpestare il tutto.
Ed ora che è troppo tardi e quelle parole che non ti ho detto mi premono in gola, posso solo metterle nero su bianco per fermarle nel tempo.
Troppo tardi per dirti che mi eri sempre piaciuto, nonostante le situazioni avverse, il mio carattere del cavolo, la tua apparenza patinata.
Troppo tardi per dirti che quell'attrazione si stava lentamente trasformando in qualcosa di più.
Troppo tardi per dirti che mi sarebbe piaciuto da matti riuscire a sognare un futuro con te.
Così come mi ero ritrovata una notte a sognare di baciarti.
Ormai è troppo tardi per tutto, perfino per la speranza.
L'unico conforto che ho è di permettere a queste parole, di cui non ti ho mai reso partecipe, di scivolare sulla tastiera, di prendere forma, consistenza, valore.
Lo stesso valore che tu gli hai negato.
Ma che per me ne hanno adesso più che mai.
Ascoltale, se puoi.
Leggile, falle tue.
Non sono solo parole vuote, te lo giuro.
È il mio cuore che parla.
E che vorrebbe continuare a farlo solo per te.
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti