Scritto da: Andrea Manfrè

E nella notte più buia il gatto incontrò la luna


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Nick e Mary sgusciarono fuori da una stretta e ombrosa calle, il tiepido sole d'autunno li colse di sorpresa abbagliandoli. Si scoprirono protagonisti di una favola: quel giorno infatti Venezia vestiva tutti i colori che la loro Birmingham non aveva mai avuto. Erano in Campo San Giacomo, uno dei pochi ma incantevoli spazi aperti che la città si era concessa per dare tregua all'incalzante e fitta trama di palazzi e chiese. Tutto faceva pensare ad una grande festa. I bambini si rincorrevano spensierati e, attorno a loro, le facciate soleggiate dei palazzi si stringevano in un colorato girotondo. Nick faceva il meccanico e non ne capiva molto, ma si sentiva parte di tutta la poesia di quel momento. Si staccò per un attimo da Mary, che sembrava tutta presa a consultare una guida della città. Si imbucò in una piccola calla ai piedi di un ponte nella parte opposta del campo da cui erano arrivati.
Adorava tutte quelle piccole botteghe di artigianato locale che si nascondevano li dentro. Si soffermò stupito davanti ad una vetrina, c'era un bell'assortimento di piccole piastrelle di ceramica dipinte a mano. Erano davvero fantastiche! Tutti quei colori mettevano addosso tanta allegria. Una su tutte lo ... [segue »]

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    Scritto da: Andrea Manfrè

    Commenti

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    Grazie Antonio..falla girare canta qualcuno,e a me sembra che tu riesca a far girare il punto di vista sulle cose..non è necessario che l'uomo sia al centro dell'universo.

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