E nella notte più buia il gatto incontrò la luna
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...colpì, c'era disegnato il contorno di un gatto seduto a guardare la luna.
Nerino era un micio fortunato, viveva con Jamie, il suo simpatico padrone, un giovane scrittore emergente, in un appartamento pieno di cose belle a pochi passi da King's Road. Erano una coppia davvero ben affiatata. La sera Nerino si appisolava sulle ginocchia del suo padroncino, mentre lui era tutto intento a pigiare i bottoncini del computer. Quel ticchettio era la più dolce delle musiche per Nerino, una soave ninna nanna. E quando un capitolo del libro era pronto, Nerino era il primo a cui lo leggeva. Un giorno Nerino vide Jamie parlare al telefono, sembrava felice. Disse molte cose, ma le uniche parole che il micio riuscì a cogliere furono qualcosa del tipo "aereo", "Brasile", "Samantha". Quel giorno, poche ore più tardi, Jamie uscì e non fece più ritorno. Nerino restò ad aspettarlo inutilmente, scrutando il traffico londinese dall'alto del loro terrazzo fino a quando il sole sfumò rosso dietro all'orizzonte. Lo spettro della solitudine prese la forma di minacciosi nuvolosi grigi, che si ammassarono nel cielo buio e sembrarono pronti a crollare addosso al povero micio abbandonato.
Come sembrava già lontano il ricordo di quella piacevole ... [segue »]
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