...glielo impediamo, allora potrebbe essere la nostra stessa opposizione, consapevole o meno, a tenere aperta una ferita. Eppure è proprio dal momento che acquisiamo consapevolezza che iniziamo a guarire, perché apriamo gli occhi del cuore che vede oltre le difese attuate dalla mente. Quelle difese ci sono utili nel momento in cui la delusione rivela la fallacia di una qualche aspettativa. Sono simili a cerotti, utili a non far disperdere l'anima, ma nessuno ci ha mai spiegato che vanno tolti dopo l'uso, strappati magari, prima che l'anima stessa si infetti per gli umori, fuoriusciti da essa, che si addensano lungo la ferita. Nessuno ce l'ha mai spiegato finché non ti concentri su ciò che ti circonda e ti rendi conto che se tutto muta, se tutto è in divenire, lo sei anche tu, per necessità e semplicità di cose, e sei quindi tu a dover togliere la difesa e a pulire con l'amore quella ferita, scoprendo, che sotto l'infezione, si era da molto tempo rimarginata.