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Scrivo oggi in una stupenda giornata di primavera... tra il sole che mi illumina il viso, il vento che mi accarezza i capelli, e l'odore del mare... sento parecchie voci fuori dalla finestra... ragazzi, famiglie, bambini... ognuno con la loro storia... ognuno diverso... ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi. Ora mi perdo io nella mia mente... mi isolo temporaneamente dalla realtà per proiettarmi nel mio io... e come non pensare alla vita, centro e cuore di ogni persona... tuttavia non penso al presente, non pretendo di speculare nemmeno sul futuro, terreno incerto, instabile e in mano al destino... piuttosto indago il passato, il passato, dolce e amaro, di cui (come diceva il buon Seneca) abbiamo il possesso completo.
Possiamo spaziare da un ricordo all'altro, rivivere mentalmente eventi felici, cambiare quelli dolorosi: il passato è materia plasmabile a nostro piacimento, o meglio è la mente che la rende tale. Si perché per quanto possiamo viaggiare, il passato non si può cambiare... il passato permane come una macchia indelebile; può essere nascosto, mascherato, represso ma mai cancellato... si insinua dentro di noi, forma la nostra personalità e ci influenza in un qualche modo, positivo o negativo che sia, durante la ... [segue »]
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