...fa da soli, se vuoi una cosa vai lì a prendertela, ci provi fino a riuscirci; vale molto più la pena trasformare il proprio destino, plasmarlo a piacimento nostro che, restare impassibili davanti alle avversità. Gli ostacoli sono fatti per essere aggirati, i limiti per essere superati, i sentimenti per essere vissuti, sempre.
Il destino è come te lo fai. Non come credi debba essere. Non come credi sia stato scritto.
Ho smesso di essere fatalista quando ho messo davanti a tutto la mia felicità, quando ho deciso di essere coraggiosa anziché dirmi "vabbè non era destino".
Ho smesso di essere fatalista quando ho preso in mano la mia penna ed ho deciso di scrivere tutto ciò che mi frullava nella testa. Quando ho capito che l'unica a sentirsi in dovere di mollare, resistere, demordere, riprovarci, perseverare, cancellare e strappare ero io e soltanto io.
Il destino non esiste. Esistiamo noi seduti dietro ad una scrivania con un pezzo di carta bianca pronto ad essere riempito di fatti.
E quando ancora oggi mi sentite dire "forse non era destino", voi non lo sapete, ma significa che prima ho provato di tutto per fare in modo che, invece, lo diventasse, solo che a volte bisogna saper riconoscere quando è tempo di lasciar correre e scrivere un nuovo pezzo di storia.

Martina Boselli

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