Santiago era sensibile al fascino femminile
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...i peli attorno all'ombelico e dopo essersi rasato a dovere uscì di casa.
Vestito a puntino, come il giorno della prima comunione, si recò all'edicola dove acquistò Repubblica e si mise a leggere, seduto su una panchina.
Ogni tanto alzava gli occhi ed osservava il mondo che attorno a lui non stava mai fermo. Chi correva, chi parcheggiava, chi portava i cani in giro.
Già, i cani in giro: si ricordò così di quella volta che entrò nell'agenzia vicino a casa sua per invitare la brunetta che ci lavorava a prendere un caffè. Una buona tecnica, quella del caffè, buona solo se non hai appena pestato dello sterco di cane e gli hai ridotto l'ufficio come un "trogolo". Mentre leggeva e, anche se sembra strano, pensava, gli passò davanti una ragazza stupenda. Santiago era molto sensibile al fascino femminile, nel senso che riusciva a buttare giù anche le chiaviche più invereconde. D'altronde, pensava lui, nella vita non si ha tempo per fare tanto i difficili. Comunque era roba di un altro pianeta, un esemplare di categoria superiore.
Alta e mora, fasciata in un vestito nero ed attillato che metteva in mostra tutta la grazia di quel corpo, truccata da lasciare ... [segue »]
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