Stefano ed Io
Stefano ed io siamo nati nello stesso anno e nello stesso palazzo a distanza di pochi mesi. Fino all'età di 13 anni siamo stati ottimi amici, poi entrambi trovammo l'anima gemella. Molto spesso uscivamo tutti assieme, ma dopo un paio di settimane io e Sara diventammo ottime amiche e Stefano e Paolo continuarono ad odiarsi. Così io decisi di tenermi i miei amici e mollai Paolo, invece Stefano decise di tenersi la ragazza.
Il risultato fu che io persi il ragazzo e gli amici che mi rimanevano. Per anni non ci siamo parlati, quando ci vedevamo ci ignoravamo, quando ci obbligavano a salutarci dovevamo sforzarci, quando andavo a casa sua per delle ripetizioni di matematica, faceva finta che non esistessi e ogni volta che mi vedeva cambiava strada. Per anni siamo stati nel silenzio delle nostre camere a pensare a come sarebbe stato se avessimo preso un'altra decisione e per anni ho coltivato la speranza di tornare amici com'eravamo da giovani.
Ormai le superiori erano finite e il secondo anno d'università era alle porte. Il lavoro non mancava, anzi ce n'era in abbondanza, la ditta di dolci andava a gonfie vele e la nuova pasticceria, aperta da poco, stava andando bene. Mia mamma mi chiese se avessi lavoro da dare a Stefano, ma sapevo che era solo per ritrovarci. Il giorno del suo colloquio non andai, feci registrare la conversazione tra Stefano e Jo, il mio collega. La sera seguente lo ascoltai, la sua voce era così cambiata e il suo riso era senza sentimento.
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