Pensieri di un introverso del 21esimo secolo
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Ferite che non si rimarginano, tempo sprecato, momenti perduti, drammi irrisolti.
Questa è la mia vita.
Per questo mi pongo delle domande.
Mi chiedo perché nessuno intorno a me si ponga delle domande.
Mi chiedo
Quanto tempo manca al giorno della mia morte?
Quanto devo ingrassare per poter esplodere?
Quanto devo stare male per smetterla di soffrire?
Quanto devo essere stupido per credere ancora negli altri?
Quanto devo sopportare per raggiungere?
Quanto mi illudono i miei pensieri?
Dove sto andando?
Queste sono le domande che mi pongo perché
Porto Il peso dell'insoddisfazione data dall'inazione.
La mancanza del fuoco per spegnere l'acqua.
Una presenza divina che mi illude di trovare il significato.
L'inadeguatezza causata dalla noia. La paura come unico timore.
La grandezza come unica aspirazione.
La solitudine come unico maestro.
Questo sono io. E ho imparato che non esistono codardi in questo mondo a parte quelli che accusano gli altri di esserlo.
Non esiste il coraggio a questo mondo, ma solo la volontà di scoprire o sorprendere.
Non esiste pace in questo mondo, fino a quando non smetti di dipendere dal mondo stesso.
Non c'è un senso in queste frasi. Perché qualunque parola verrà prima o poi dimenticata.
La paura di cadere può causare la fobia di vedere gli ... [segue »]
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