Mi sono svegliata accecata dalla luce del sole. Magari tutto questo sole fuori ci fosse anche dentro di me: ma non c'è. E neanche lui. È tutto come quando mi sono addormentata, se non peggio: il suo pensiero mi tormenta. Ho tanta voglia di averlo qui, accanto a me, di abbracciarlo: una stretta di cuori per dimenticare tutto, per far finta che non sia successo nulla, per amarsi infinitamente cancellando gli sbagli di entrambi. Eppure niente di tutto ciò si può fare, perché quell'ignota Persona che ha creato il mondo non ci ha dato la possibilità di cancellare il tempo, ma solo la capacità di poter donare qualcosa che ci faccia dimenticare il passato. Vorrei che quel qualcosa da parte sua fosse un bacio, una carezza, una dolcezza creata da lui soltanto per me, senza il pensiero di nessun'altra. Eppure l'altra c'è: e questo io non posso dimenticarlo... E allora tutto l'amore che provo per lui diventa rabbia, ma c'è il sole, troppo sole, così tanto che tutta la rabbia si scioglie e diventa un insieme di lacrime; sono lacrime amare, infinitamente stupide, ma particolarmente dolorose.
E poi è vuoto, ancora vuoto: lui non c'è. E sono giunta ad una consapevolezza estrema nel saperlo: non c'è. Non c'è. Non c'è.
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