Riflessioni di ordinaria quarantena
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In questi giorni di domiciliari forzati ci siamo reinventati un po' tutti. Ognuno di noi è diventato una casalinga disperata, alle prese con le pulizie di primavera, nonostante questa tardi ad arrivare. Ci siamo ritrovati tutti concentrati con un panno in una mano e uno spray amuchinadisinfettanteucidebatterivirusfunghidisincrostantedecalcificante nell'altra, intenti a disinfettare le maniglie delle porte, i pulsanti di accensione della luce, il citofono... io disinfetto ogni ora anche il mio smartphone.
E... a parte la psicosi che ci destabilizza e la paura che ci annebbia la mente... c'è qualcosa che ci ha spiazzati.
Anzi, con più esattezza sono due cose, che messe insieme creano una terza entità, una condizione.
Sto parlando del tempo e del silenzio. Questi due simpatici amici che si sono presi per mano e hanno attraversato le strade e i meandri più angusti della nostra mente. Si, sono presuntuosa ad affermarlo... ma credo che a molti di voi sia successo.
Io, come tantissimi, mi sono riempita la vita e le giornate di mille e improrogabili impegni, abitudini, responsabilità, doveri, piaceri, hobbie, mansioni, occasioni sociali. Tutte queste cose tengono il nostro corpo e la nostra mente impegnati, e non sto dicendo che questo sia un male. Ma effettivamente ... [segue »]
Composto domenica 5 aprile 2020
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