Battito
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Capita certe volte di piegare il braccio e portarlo sotto la testa mentre si è distesi così che possa sollevarla, diventare un cuscino che ha la temperatura della tua pelle, che ti si modella addosso e va sigillare il tuo orecchio. È in quel momento in cui sembra tu possa abbandonarti, arriva un assordante tamburo TUM - TUM - TUM che non si ferma, è viscerale, sembra provenire dal ventre ancestrale della terra ma mette in vibrazione il tuo timpano dall'interno.
No. Non è un suono trasportato dal vento, non si libra nell'aria, non proviene da fuori. È il battito. Il tuo battito. Il tuo cuore.
La pelle, quell'interfaccia che ti riveste donandoti un aspetto accettabile, nasconde tutto un mondo ai tuoi occhi.
Sei fatto di canali, mucose, strati di cellule organizzati che compongono tessuti. Tu sei asciutto o sei viscido, molle, intriso di fluidi come una spugna?
Quel TUM - TUM - TUM è martellante. Vuole trascinarti in luoghi pieni di cavità, in fiumi di sangue che irrorano ogni porosità del tuo essere.
Quel TUM - TUM - TUM è ossessivo. Inquietante.
Ma quando smette? Non lo voglio sentire!
Eh no, eh. Come smette? Se smette io muoio.
TUM - TUM ... [segue »]
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