Scritto da: Irene

Battito


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...stanza che sembrava uno scrigno di lucciole dove puoi entrare. Tante lucine che brillano illuminando il blu, piccoli punti luminosi. Certe volte si aggregavano e io non capivo il perché. Poi tornavano a separarsi come in una danza.
Io non sapevo dove fosse quella stanza e non sapevo cosa stessi raccogliendo. In qualche modo la riempivo senza volerlo fare di proposito.

E quello che è accaduto stamane è che ho chiuso gli occhi per parlare col mio cuore. L'ho cercato. E mi ha risposto. Non faceva TUM - TUM - TUM. Non risuonava nella mia testa. No. Ne ho sentito il battito nel petto, leggero, un pulsare. Un espandersi lento e poi un tornare, sembrava il movimento delle onde del mare. Il mare che ho dentro, che mi fa oscillare, lieve mi muove costantemente. E ho sentito una forza che inonda gentilmente ogni atomo che mi compone e ho trovato la porta dello scrigno delle lucciole.
Mi sono avvicinata e ad aprirmi è stata una luce calda, libera di riempire tutto lo spazio del cuore. Illuminando finalmente le ombre del mondo sommerso.
Perciò continuerò a raccogliere cose ma non le chiuderò più nei barattoli ora che hanno un fiume da alimentare. È qualcosa che scorre al di sotto della pelle e le dona calore.
Il cielo mi avvolge, lo farà sempre, ma ne porto un frammento pulsante dentro di me ed è lì che cercherò la forza da ora in poi.

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    Scritto da: Irene
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