Sogno di una notte di primavera
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Quando uscirò da questo insolito inverno, con i primi ciliegi in fiore, che sanno di cose mai dette e risvegli, le aiuole del giardino condominiale con il viola e il bianco dei tulipani, il fucsia e il giallo,
nel giro d'aria quotidiano, mi accompagnano, come amici silenziosi, mi sentirò diversa, forse più vecchia, forse no, ma sicuramente sarò un'altra. Ripetevo, ormai quasi meccanicamente, quel mattino di sabato.
È strano, a volte, mi vien voglia di correre e correre, e salire anche su quello scivolo. Lo so, sono fuori età. Forse per molte cose, ormai.
Ma dopotutto, chi può dire cosa fare e non fare. Eppure, oggi è così.
Bisogna seguire il decreto. E il decreto parla chiaro: "non uscire. Resta a casa!".
Tante donne, e non solo ormai, si danno quasi ventiquattro su ventiquattro alla cucina, al bricolage, al giardinaggio, alla lettura, qualcuno alla scrittura. Siamo tutte fortunate, dopotutto. E tanti uomini, li vedi fare cose che non farebbero mai. C'è chi è tornato single, chi è divorziato, chi è diventato sarto, chi scultore, chi sistema i rubinetti o le soffitte. E poi i funamboli sul web che si fanno video, ogni giorno.
Cosa ci manca! Abbiamo un tetto sicuro,... [segue »]
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