...girandolo con maestria, godendo del dolore che parla perché è quello che li rende vivi. Il dolore, non l'amore. Lo scopo era privarti di ciò che manca a loro, sin dall'inizio.

Esiste solo una cura per questa malattia: si chiama accettazione. Accettare che la perfezione non esiste, accettare che la conoscenza assoluta non esiste, accettare che le sconfitte fanno parte della vita, accettare che l'onestà e i buoni intenti sono ancora valori vivi, presenti e reali, accettare che la gioia è uno stato d'animo che si raggiunge con poco, accettare che la saggezza interiore è una realtà che si può ottenere, spesso con tanto ma tanto dolore, ma che non si potrà mai ottenere con il Giudizio.

Manuela Camporaso